Fossalunga

Villa Ravagnin Fossalunga

Il territorio

A Fossalunga, di una prima chiesa di modeste dimensioni, dedicata a S. Agata Vergine e Martire, si ha memoria documentale fin dal XIII secolo. Alla fine del secolo XVIII i capifamiglia e il parroco don Melchiorre Spada (parroco dal 1754 al 1787) intrapresero la costruzione di una nuova chiesa. Dopo la morte dello Spada, la chiesa cadde in stato di abbandono e solo l’ingresso a Fossalunga nel 1798 di don Lorenzo Crico impresse l’energia indispensabile per aprire un nuovo cantiere, al fine di completare ed abbellire la chiesa che lo Spada non era riuscito a portare a termine. Si fecero interventi strutturali e tra il 1802 e il 1803 il pittore veneziano Giambattista Canal (1745-1825), affiancato dal pittore e quadraturista Giuseppe Borsato (1771-1849), realizzò uno spettacolare apparato decorativo, al vertice del quale si colloca a diritto lo splendido soffitto con Il martirio e la glorificazione di S. Agata. Ai lati del presbiterio (sulla volta: La Fede) il Canal affrescò La moltiplicazione dei 5 pani e dei 2 pesci (nord) e La caduta della manna (sud); sulle pareti e sulla controfacciata: riquadri con figure di EvangelistiLa Madonna del RosarioSan Sebastiano, sette episodi della vita di Gesù, le storie di Tobia e del figliol prodigo (in monocromia), La Pietà L’orazione nell’orto (in policromia). Nella “sala picta”, come è stata definita la chiesa, vi sino altre opere meritevoli di segnalazione: la pala dell’altare maggiore con i Santi Agata, Sebastiano e Luigi Gonzaga di Sebastiano Santi (1789-1865), il Martirio di Sant’Eurosia, pala di pittore veneto del sec. XIX, con stemma Ravagnin alla base, e l’affresco del sec. XIV raffigurante Madonna con Bambino e S. Cristoforo (altare a sinistra del presbiterio), proveniente da una antica casa del paese. 

Nel centro del paese, vi è una notevole concentrazione di edifici di notevole interesse storico-architettonico-artistico: l’imponente villa Ravagnin, poi De Lotto, eretta nella seconda metà del secolo XVII; villa Cariolati Setti, del secolo XVI, i cui affreschi che coprono l’intera facciata versano in avanzato stato di degrado; la settecentesca villa Pomini; villa Galli del secolo XVIII. Nelle borgate di Pozzobon e Rizzardina: due oratori, il primo dedicato ai Santi Simone Giuda, il secondo a S. Michele.

(testo a cura di Giacinto Cecchetto)