Casacorba

Storica Casacorba

Il territorio

Ecco Casacorba. La cappella, dedicata a S. Fosca Vergine e Martire,  fu soggetta alla pieve di Albaredo sino al 1757, quando il vescovo Paolo Francesco Giustiniani ne dispose l’erezione in parrocchia autonoma. Già nel 1722, il popolo di Casacorba aveva posto la prima pietra di un nuovo campanile e nel 1736 aperto il cantiere di una nuova chiesa.

Nel 1741, tempio (consacrato nel 1777) e campanile erano già compiuti. La chiesa, in particolare, si presentava, come ora, di notevole qualità architettonica (progetto attribuito all’architetto veneziano Giorgio Massari). All’interno si possono ammirare tre splendidi altari. Il maggiore (sec. XVIII) in marmo bianco e rosso screziato con quattro colonne tortili; mensa con paliotto ad altorilievo in marmo bianco con angeli e simbolo eucaristico; sul fastigio angeli, cherubini e padreterno; sullo sfondo pala con i Santi Fosca, Giovanni Battista e Girolamo, attribuita o a Giovanni Bonagrazia (1654-circa 1730) o ad un anonimo pittore veneto del sec. XVIII. L’altare laterale di sinistra (presso il presbiterio) del sec. XVIII dedicato a S. Valentino riprende i motivi stilistici del maggiore: quattro colonne tortili, mensa svasata con ovale in marmo giallo recante, al centro, rilievo della Madonna del Carmine in marmo bianco, e pala con Maria tra i Santi Antonio da Padova, Rocco e Michele Arcangelo, datata 1679 e siglata dal pittore Giacomo Galletti. L’altare laterale di San Valentino (a destra), con pala del santo, ha mensa a tarsie marmoree in rosso, nero e grigio, timpano arcuato e spezzato con statue di angeli.

(testo a cura di Giacinto Cecchetto)